Il “Locale per Pensare” di Vignacastrisi

Un agriturismo e ristorante luogo di incontro tra gli ulivi del Salento

Adriano Sella insegna che “non deve essere l’orologio a regolare i ritmi della nostra vita, ma il tempo che noi dedichiamo alle realtà fondamentali per la qualità della nostra vita”.

Lui, promotore di nuovi stili di vita, ci ricorda che amarci è la completezza e la pienezza di ognuno di noi. E poi mi viene in mente Mao Tse, con il suo motto: “La gentilezza delle parole crea fiducia. La gentilezza di pensieri crea profondità. La gentilezza nel donare crea amore”.

Ecco, questa gentilezza è ciò che L’Aia di San Giorgio di Vignacastrisi (LE) regala. Di per sé come luogo, immersa come è nella pace degli ulivi salentini. E poi per come le persone hanno voluto riempirlo, il luogo, e dunque accrescere la sua anima.

Perché L’Aia di San Giorgio, agriturismo e ristorante, non è un luogo qualunque. E’ nata con l’idea di accogliere, di donare; è nata per essere una dimora pronta a imprimersi delle tracce dei passaggi degli artisti, che siano musicisti, scultori, pittori, scrittori, poeti… Una dimora d’arte sì, dove l’essenza degli animi artisti si respira ovunque: nei libri autografati, nei vecchi e recuperati manifesti cinematografici, nelle locandine di vecchi concerti, nel mobilio fatto interamente di pezzi di recupero, in ruoli che un tempo non avevano, ma che chissà, forse questa è la loro veste perfetta, ciò a cui nella loro essenza erano destinati.

Un ruolo inascoltato, perché sì, il pianoforte trasformato in piano bar ora deve proprio essere felice, così come la porta di una vecchia farmacia che ora dà il benvenuto agli ospiti.

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